El Sombrero
- Categoria: sala stampa
- Visite: 10396
Rubrica dei saggiCalcio e non solo, a cura di Sorio A, Corradi, Avesini.
24.02.2023
NASCE UNA NUOVA ERA NELLA TAVERNA94
C’è una regola nella Taverna94 che era solo accennata ad inizio anno, ma che nelle ultime settimane viene sempre più chiacchierata: parliamo del payroll che potrebbe davvero stravolgere gli equilibri nella lega. Abbiamo deciso di parlarne, in modo da prevederne un impatto futuro.
CHE COS’E’ IL PAYROLL?
Il payroll è la novità della stagione 2022/2023. Consiste nel pagamento degli stipendi di tutti i giocatori utilizzati in stagione, sia quelli in rosa dopo il mercato di settembre, sia quelli acquistati nelle sessioni di novembre e febbraio. Lo stipendio viene calcolato sul 10% valore di acquisto se si tratta di svincolati o sul 10% del valore di mercato nel caso in cui il giocatore venga acquistato da un’altra società. In caso di svincolo del giocatore, se lo stesso non viene acquistato da un’altra società, il suo stipendio continuerà ad essere a carico del club di precedente appartenenza. In caso di acquisto da parte di un’altra società, ecco che quest’ultima contribuirà al pagamento dello stipendio. Lo stipendio è a scalare (100%, 75%, 50%) a seconda del periodo di acquisto.
A differenza degli anni scorsi, quindi, lo stipendio giustamente non dovrà essere corrisposto solo per i 10 vincolati, ma per tutto il ventaglio di giocatori utilizzati, come accade nella realtà. Già così, si capisce come la spesa cambi sensibilmente. Inoltre (dettaglio da non sottovalutare), più spendo per comprare un giocatore libero, più questa spesa inciderà a fine anno sul monte stipendi.
L’IMPATTO SULLE SOCIETA’: COME LO ABBIAMO CALCOLATO
Per dare una idea di quanto effettivamente questa nuova norma influirà sulla gestione del mercato delle società, ci siamo messi a fare un po’ di calcoli.
Prima di tutto abbiamo valutato il valore dell’intera rosa di ogni società, includendo, ovviamente, gli eventuali giocatori in prestito ed escludendo quelli ricevuti con le stesse modalità. Il calcolo è stato eseguito come se la stagione si chiudesse in questo momento: in particolare, per i giocatori di serie A sono state utilizzate le medie e le reti siglate fino alla seconda giornata di ritorno del campionato Taverna94 (22 giornate di serie A); per i giocatori di serie B sono stati utilizzati i dati messi a disposizione per il mercato di febbraio.
Successivamente, al valore finale della rosa, sono stati aggiunti eventuali premi salvezza (ogni squadra è stata studiata come se, almeno, si salvasse), mentre è stato sottratto il monte stipendi previsto per ogni società: con questa operazione, otteniamo il valore al netto degli stipendi, quello utilizzabile sul mercato se tutti i giocatori della squadra fossero svincolati.
Infine abbiamo simulato, per ogni società, una serie di vincolati, per capire, potenzialmente, quanti fondi avrebbe ogni squadra se il campionato si chiudesse oggi.
I LIMITI DEL CALCOLO
Questo lavoro è stato eseguito e viene pubblicato dopo il mercato di febbraio, per evitare influenze sulle scelte di ciascun presidente. Lo scopo di questo articolo è evidenziare i potenziali effetti di questa nuova norma.
E’ chiaro che il calcolo utilizzato mostra dei limiti, qui sotto elencati:
- il valore della rosa è attuale, quindi può (difficilmente) diminuire, ma anche (e molto probabilmente) crescere (basta pensare al gol di Lautaro nell’ultima giornata per esempio, non considerato perché successivo al periodo preso in esame);
- Vengono calcolati i premi salvezza ed eventualmente altri tipi di premio abbastanza sicuri (per esempio, la champions per la Samp), mentre altri introiti (capitano, piazzamenti, derby, bestia nera, vittorie di coppa, passaggi del turno, altri previsti dagli sponsor, ecc.) non sono stati considerati. Ciò vuol dire che nel calcolo mancano futuri introiti, ad oggi non quantificabili con certeffa (e non è un dettaglio di poco conto);
- Non conosciamo il fondo cassa delle società, che in tutti i casi incrementano ogni singola situazione finanziaria;
- Acquisti e, soprattutto, cessioni nel mercato estivo possono cambiare completamente lo scenario;
- Gli svincolati sono una ipotesi e non una certezza.
LA SITUAZIONE NUMERI ALLA MANO
Si possono dividere le squadre in tre gruppi, al netto del payroll: coloro che hanno un valore di rosa superiore ai 300 milioni fanno parte del primo gruppo; quelle che attualmente hanno un valore tra 200 e 300 milioni fanno parte del secondo gruppo; infine ci sono le squadre che, se si chiudesse oggi la stagione, avrebbero un valore netto della rosa al di sotto dei 200 milioni.
Del primo gruppo fanno parte tre squadre: Sampdoria, Saprissa e Oldham.
Tutti parlano della Samp come la società che ha un fondo cassa enorme, unico nel suo genere. Ad impressionare è anche l’attuale valore della rosa, che raggiunge i 540 milioni. L’introito di 15 milioni in caso di arrivo in Champions ed il payroll previsto di 58 milioni portano il valore potenzialmente usufruibile a 482. Ipotizziamo i vincoli di Meret, Calabria, Kim, Schuurs, Casale, Tonali, Barella, Locatelli, Hojlund e Osihmen: dai 482 andrebbero tolti 266 milioni, con ben 216 milioni usufruibili sul mercato (escluso, ripetiamo, il fondo cassa). Samp che dorme sonni tranquilli.
Il Saprissa può contare su 492 milioni di valore della rosa, a cui si aggiungono facilmente i 7 milioni di sponsor per la qualificazione in Europa, con un totale di 499. Il payroll comporta una spesa di 52 milioni, con un saldo di 447 milioni. Se i vincolati fossero Rui Patricio, Di Lorenzo, Parisi, Kyriakopoulos, Milinkovic, Chalanoglu, Berardi, Zapata, Maleh e Frattesi, il quantitativo a disposizione per il mercato sarebbe 296. Sottolineiamo che, dalla scelta dei vincolati, abbiamo escluso Anguissa (35) e Zaccagni (70).
L’Oldham attualmente può vantare un valore di rosa di 343 milioni, a cui si aggiungeranno quasi sicuramente i 17 milioni dallo sponsor per l’entrata in Europa. Il monte ingaggi è di 36 mln: pertanto a disposizione di Dalli Cani e Porceddu ad oggi ci sono 324 milioni. Vincolando Onana, Coppola, Acerbi, Singo, Brozovic, Asllani, Bellanova, Krunic, Martinez e Cambiaghi, andrebbero sottratti 108 milioni, con un totale di 216 milioni. Da questo conto sono stati esclusi i valori pesanti di Mario Rui (40), Rabiot (37) e Posch (22), che possono abbassare le risorse della squadra inglese, ma in ogni caso il rapporto ricavi/ingaggi è molto buono.
Eccoci al secondo gruppo, che include Newcastle, AEK, Torpedo, Rangers, Zenit e Benfica.
Il Newcastle possiede una rosa attualmente del valore di 340 milioni, a cui vanno sottratti i 69 di payroll (il monte ingaggi più alto nella Lega, e non potrebbe essere altrimenti con le spese di Kvara e Lukaku), con un totale di 271 milioni. Ad oggi non ci sentiamo di aggiungere i 15 milioni dello sponsor per la qualificazione in Champions, dato che non è sicura. Dai 271 milioni, togliamo i vincoli di Maignan, Hernandez, Rrahmani, Romagnoli, Pellegrini Lu, Pogba, Pellegrini Lo, Lukaku, Giroud ed Immobile: il risultato finale è 158. Qui gli effetti del payroll cominciano a farsi sentire, abbattendo le disponibilità economiche di una delle grandi. Senza contare che non abbiamo considerato Kvaratskhelia (86) tra i vincolati: se venisse tenuto nel “10” potrebbe non essere vantaggioso per Mazzi, in quanto si troverebbe con fondi risicati al mercato. Ripetiamo, comunque, che la conquista di trofei come la Coppa di Lega o la Supercoppa, l’entrata in Champions, l’eventuale vittoria dello scudetto oppure una semplice seconda parte di stagione sopra la media (vedi l’ultima partita di campionato, qui non considerata), possono cambiare completamente la prospettiva.
Il valore della rosa dell’AEK è attualmente di 301 milioni, a cui vanno tolti i 40 di payroll, con un fondo di 261 milioni. Szczesny, Bremer, Cittadini, Kalulu, Lovric, Ferguson, Duda, Alvarez, Kean Cabral potrebbero essere i vincolati, portando le risorse a 177 milioni. Di Marco (22) potrebbe abbassare la disponibilità economica, così come Pessina (21), senza considerare un certo Dybala (74) che stresserebbe non poco le casse della squadra greca. Insomma, per l’AEK si prospettano decisioni non facili da prendere questa estate.
Grazie allo strepitoso campionato, il Torpedo ha un valore di rosa di 266 a cui si aggiungono 17 milioni per la salvezza, per un totale di 283. A questi vanno tolti i 28 di payroll, con un saldo finale di 255 milioni. I vincoli di Montipò, Toloi, Scalvini, Demiral, Perez, Lopez, Henrique, Elmas, Bajrami e Simeone portano i fondi per il mercato a 126 milioni. Lobotka (43) sarà un lusso che lo Zar potrà permettersi? A voi ed a lui l’ardua sentenza. Ma se Edu mantenesse l’attuale andatura in campionato tutto è possibile.
I Rangers avrebbero ad oggi un valore di rosa di 235 milioni. I 17 milioni della salvezza porterebbero il saldo a 252, a cui vanno tolti i 25 di payroll, con un “montepremi” di 227 milioni. Considerando i vincoli di Vicario, Valeri, Erlic, Mazzocchi, Mari, Mandragora, Maggiore, Gonzalez, Schouten e Sabiri, il residuo sarebbe di 153 milioni: da valutare se vincolare Vlasic (25) e Nzola (36), più di 60 mln di questi tempi sono oro che cola.
Lo Zenit, grazie ai 17 milioni per la salvezza, raggiungerebbe quota 230 milioni, per poi abbassarsi ai 207 a causa dei 23 del payroll (un plauso al Max perché è la squadra più fair play con il monte ingaggi più basso). Terraciano, Ruggeri, Adopo, Zurkowski, Darmian, Ilic, Dumfries, Boga, Ibra e Belotti potrebbero essere i vincolati, con un residuo di 160 milioni, una signora quota. Un punto di domanda grosso come una casa sarà Lookman con i suoi 80 milioni: che ne farà Max?
Infine il Benfica, che si ritrova oggi con 235 milioni di valore della rosa. Lo sponsor scelto porterebbe 17 milioni solo in caso di qualificazione in Europa, ad oggi non sicura. Il payroll di 29 milioni porta, pertanto, la disponibilità a 206 milioni. I vincoli di Provedel, Igor, Lazzari, Buongiorno, Cristante, Henderson, Basic, Vecino, Raspadori e Caprari garantirebbero a Cinquino e Avesini 133 milioni, tutto sommato in media con il resto di questo gruppo. Decisioni difficili da valutare sono: Strefezza (48), Luis Alberto (37) e Pereyra (32).
Il nostro percorso ci porta al terzo gruppo, di cui fanno parte QPR, Medellin, Leicester, Modena, Pordenone, St. Pauli e City.
Il QPR mostra un valore di rosa di 243 milioni. Come nel caso del Benfica, i 17 milioni dello sponsor arriverebbero solo in caso di qualificazione in Europa, pertanto non li consideriamo. Ai 243 milioni devono essere tolti 46 di payroll (un’enormità considerando l’attuale posizione di classifica, segno di come gli investimenti sbagliati influenzino il futuro delle società), con un residuo di 197 milioni. Dodo, Okoli, Ferrari, Spinazzola, Hien, Zortea, Amrabat, Thostvedt, Orsolini e Pinamonti, una volta vincolati, portano il saldo a 130 milioni. In questa ipotetica situazione, il Nando sarebbe pronto a sacrificare Zielinski (28) e Laurentie (40)?
Il Medellin si trova oggi con 208 milioni di valore della rosa, a cui vanno aggiunti i 10 milioni per la salvezza. Ecco però la scure del payroll (27 milioni) che porta il totale a 191 milioni. Ipotizziamo i vincoli di Silvestri, Rogerio, Soriano, De Roon, Tameze, Walace, Diaz, Barak, Banda e Beto: il residuo sarebbe di 102 milioni. Difficili, ad oggi, sembrano le conferme di Smalling (39) e soprattutto Baschirotto (29), a meno che il presidente del Medellin non si inventi una vendita milionaria di qualche suo pupillo a Giugno.
Il Leicester si troverebbe con 209 milioni, con i 25 degli sponsor che arriverebbero solo in caso di raggiungimento dell’Europa, quindi ad oggi non sicuri. Dai 209 vanno tolti 38 milioni di payroll con un residuo di 171 milioni. Possibili i vincoli di Di Gregorio, Cragno, Faraoni, Biraghi, Lovato, Castrovilli, De keteleare, Jovic, Petagna e Ngonge: resterebbero 131 milioni. Da valutare Lazovic (26) e Baldanzi (30), i quali non sarebbero vincoli leggeri per le casse di Cantone. Chiaro come gli investimenti di Jovic e De Keteleare (109 milioni) siano stati poco fruttuosi e influenzeranno pesantemente le scelte del presidente del Leicester.
Anche il Modena riceverà i soldi dello sponsor (17 milioni) solo se entrerà in Europa. Nel frattempo si gode 197 milioni di valore della rosa, a cui vanno sottratti 36 di payroll, con una base di 161 milioni. Falcone, Tomori, Bastoni, Holm, Ebuhei, Stojanovic, Askildsen, Leao, Abraham e Muriel abbatterebbero il montepremi a 56 milioni. Una situazione a dir poco drammatica: gli investimenti per i due attaccanti hanno portato pochi introiti che, uniti ad un campionato al di sotto delle aspettative, rischiano di mandare in bancarotta la società del presidentissimo.
Tocca al Pordenone che ha un valore di rosa di 159 milioni, a cui andrebbero aggiunti i 17 per la salvezza, con un totale di 176. I 28 di payroll portano il saldo a 148 milioni. Ipotesi di vincolo sono Musso, Cambiaso, Masina, Gallo, Rovella, Colpani, Machin, chiesa, Colombo e Thauvin. Risultato? 93 milioni. Da valutare i vincoli di Doig (20), Fagioli (15) e Lozano (19), ma che potrebbero restare nella squadra del gelataio matto grazie a sacrifici di qualche altro giocatore.
Il valore della rosa del St. Pauli è di 151 milioni, che diventano 168 grazie ai 17 milioni della salvezza. Il payroll di 27 porta il saldo a 148 milioni. Consideriamo tra i vincolati Consigli, Bonucci, Karsdorp, Celik, Marlon, Wjnaldum, Grassi, Bove, Camara e Radonjic: resterebbero 116 milioni. Facile pensare che lo zio decida di non vincolare qualcuno fra Ibanez (15), Dominguez (17), Miranchuk (20) e Dia (26). Anche in questo caso, come visto per altre squadre, qualche investimento (leggasi Radonjc, 58 mln) è stato fallimentare.
Finiamo con il City, il quale tra valore della rosa e salvezza ha 166 milioni, che con i 30 di payroll diventano 136 milioni. Milinkovic Savic, Marusic, Milenkovic, soumaoro, Moro, Zalewski,Zirkzee, Gonzalez, Brekalo e Karamoh potrebbero essere i vincolati, con riduzione della disponibilità a 85 milioni. Scelte non facili da fare in sede di vincolo.
CONFRONTI E LUSSI NON AMMESSI
Il viaggio tra le società che abbiamo fatto sottolinea come il payroll influenzerà anche pesantemente le scelte di mercato, non solo dal punto di vista degli acquisti, ma anche delle vendite, dove il prezzo sarà secondo noi più basso. Basta un investimento sbagliato o una brutta stagione per trovarsi praticamente in mezzo ad una strada, mentre, dall’altra parte, azzeccare due-tre acquisti, magari low-cost, aprirebbe le porte del paradiso. Un ulteriore dato interessante sarà il confronto degli introiti di quest’anno con quelli dello scorso anno, considerando anche le spese per gli stipendi. Lo si potrà però fare solo a fine stagione, quando saranno assegnati tutti i premi riguardanti i piazzamenti in campionato e l’assegnazioni delle coppe.
Possiamo però anticiparvi che squadre come Benfica, Rangers Torpedo e Zenit avranno meno differenze rispetto alla stagione scorsa, mentre Newcastle e Sampdoria saranno quelle con più differenze.
Ecco un elenco, dati alla mano, dei lussi che ricadono sulle casse delle squadre:
AEK: GONDO 4 MLN INGAGGIO lasciato libero
BENFICA: BONAZZOLI 3.3 MLN INGAGGIO
LEICESTER: JOVIC 6 MLN INGAGGIO
MEDELLIN: Nessuno (bravo!)
MANCHESTER: ARNAUTOVIC 4.7 MLN INGAGGIO lasciato libero
MODENA: LEAO 6.6 MLN INGAGGIO
NEWCASTLE: LUKAKU 9.2 MLN INGAGGIO
OLDHAM: nella norma
PORDENONE: PAREDES 3.6 MLN INGAGGIO
QPR: LA MANTIA 4.6 MLN INGAGGIO
RANGERS: nella norma
SAMPDORIA: nella norma
SAPRISSA: ZAPATA 4.1 MLN INGAGGIO
ST.PAULI: RADONJIC 5.8 MLN INGAGGIO
TORPEDO: nella norma
ZENIT: nella norma
Ma si sa, del senno del poi son pien le fosse.
CONCLUSIONI
Il payroll sarà una svolta epocale per la nostra Lega. Nonostante l’aumento dei ricavi previsti dagli sponsor, il nuovo metodo di pagamento degli stipendi porterà ad un ripensamento della famosa frase “eh no è un mio pupillo…”: difatti sembra che possa essere più conveniente le operazioni fra società piuttosto che andare in asta a prendere giocatori liberi, visto che nelle prime l’ingaggio sarà sul valore di quotazione.
Sarà importante per tutti i presidenti non sperperare eventuali ricavi previsti dal regolamento della Taverna94: ogni milione sarà d’ora in poi prezioso per garantire alle squadre una situazione finanziaria accettabile e sostenibile.
IL MANUALE DEL CULO
Ragazzi questo è un giorno storico: per la prima volta nella storia del fantacalcio, riusciremo ad abbozzare delle linee guida che consentiranno a tutti i fantamanager del mondo di capire da che parte stanno, se nel team culo o nel team sfiga.
Premettiamo subito che non si tratta di un documento definitivo. Questo manuale dovrà essere continuamente aggiornato: la tastiera sarà sempre in funzione per mettere nero su bianco ciò che è culo e ciò che non lo è.
Preparatevi a questo viaggio e tenete il ritmo, perché è un attimo perdersi nei meandri di tutti i cavilli presenti.
E’ CULO QUANDO…
- un difensore segna 3-4 gol a campionato
- Un difensore non noto segna un gol
- Un centrocampista segna un gol a campionato, o comunque meno di 5
- Un difensore segna un gol entrando dalla panchina
- Un centrocampista segna un gol entrando dalla panchina (doppio bonus culo)
- Prendi un centrocampista a 1 e segna
- Hai infortunati e gente che gioca al loro posto
- Hai infortunati e gente che segna al loro posto
- Fai 4 gol mentre di solito ne fai 1 o 2
- Vinci 1-0
- Vinci tre partite 1-0
- Fai 0-0
- Fai 66 in casa
- Un tuo giocatore rende oltre le aspettative
- Il tuo portiere non prende gol pur giocando contro una squadra forte, indipendentemente da quanto questo evento influenzi il risultato
- Il tuo portiere prende 4 gol ma fai 90
- Vinci contro una squadra che di solito fa punteggi alti
- Segni e ti chiami Medellin
- Ti chiami saprissa e sei primo
E’ SFIGA QUANDO…
- perdi 1-0
- Fai 0-0
- C’è una giornata anomala
- I tuoi giocatori giocano contro le squadre più forti
- Il tuo attaccante gioca contro una squadra che ha il portiere
- Un tuo giocatore rende sotto le aspettative
- Un tuo giocatore segna una doppietta ma è inutile ai fini del risultato
- Prendi gol continuamente dai difensori
- Prendi gol da un centrocampista non noto e preso dall’avversario a 1
- Hai infortunati
- C’è un cretino di allenatore che non fa giocare i tuoi giocatori
- Fai 0 gol quando a volte ne fai almeno 1
- Fai un gol con il centrocampista ma sprechi il bonus perché non utile ai fini del risultato
- Prendi un portiere che subisce tanti gol quando l’anno prima ne prendeva meno
- Subisci tanti gol
- Prendi 4 gol e tu ne fai 3
- C’è una svista nelle pagelle
- Faresti 72 contro chiunque ma poi fai 71,5 con quella contro cui giochi
- Gli altri sbagliano la formazione e pareggiano
- Un tuo giocatore viene espulso per un fallo a metacampo
- Un tuo giocatore non prende il voto, dato che avrebbe sicuramente preso 6
- Prendi tanti gol col portiere da una squadra che non ne aveva fatti prima di allora
- Non segni
- Prendi gol anomali
- Sei l’Oldham
ECCEZIONI
Tutto chiaro fino a qui? Perchéci sono delle postille. Tutte le cose dette vanno incluse nel culo o nella sfiga, ma deve essere considerata la globalità. Pertanto:
- Se il difensore che segna 3-4 gol a campionato era stato seguito nelle settimane e nei mesi passati non è culo
- Se il centrocampista che segna lo fa nell’ambito di una larga vittoria non è culo
- Se posizioni tra i panchinari il centrocampista o il difensore che segna, ma in modo che abbia qualche possibilità di entrare non è culo
- Se cambi volontariamente il modulo per far entrare un centrocampista non noto che segna non è culo
- Se il centrocampista che prendi a 1 e che segna è un tuo pg segnato in un’asta non è culo
- Se hai infortunati, con sostituti che giocano e segnano al loro posto, ma essi giocano trequartisti non è culo
- se fai 4 gol, anche se di solito ne fai 1 o 2, perché hai qualità non è culo
- Se vinci 1-0 le partite, indipendentemente da quante, perché hai qualità non è culo
- Se fai 0-0, ma meritavi di più perché avevi una giornata favorevole non è culo
- Se fai 66 in casa ma hai avuto un espulso non è culo
- Se un tuo giocatore rende oltre le aspettative ma è un tuo pg non è culo
- Se il tuo portiere non prende gol pur giocando contro una squadra forte, indipendentemente da quanto questo evento influenzi il risultato, ma sprechi il bonus non è culo
- Se il tuo portiere prende 4 gol ma fai 90, ma così facendo la fantamedia non si alza come vorresti non è culo
- Se non ti chiami Medellin e segni non è culo
- Se non ti chiami saprissa e sei primo non è culo
CI HAI CAPITO QUALCOSA?
Fermo restando (ripetiamo) che la lista è aggiornabile, ecco tre domande per capire se avete compreso quando è culo e quando è sfiga.
- State girando attorno al 72, ma in quel momento vi si brucia la crostata che avete in forno e, mentre bestemmiate, segna un difensore che gioca contro di voi ed è regolarmente in campo: è culo o sfiga?
- State facendo cagare, ma nel giro di 2 minuti un aereo sgancia scie chimiche sopra lo stadio, con conseguente gol di un attaccante partoricano che avete acquistato a 1 a novembre, portandovi a 66: è culo o sfiga?
- Giocate contro l’Oldham e vincete: è culo o sfiga?
3/01/2022: 50 GIORNI DOPO ?
Ebbene si, in questa strana stagione, finalmente, dopo 50 giorni, è ancora il momento di mandare le formazioni. In realtà qualcuno lo ha già fatto prima di natale, dato che per le prime due giornate di A, verranno tenute in considerazione le ultime due di B, con annesse bestemmie di presidenti e ds intenti a capire chi potrebbe essere titolare due settimane dopo e a pregare che nessuno si faccia male. Mai astinenza fu così lunga, tanto, per molti, da dimenticare come si è definita la classifica prima della lunga sosta. Quindi ecco un piccolo riassunto…
COME SIAMO MESSI?
Anno nuovo, vecchia vita, dato che a guidare la classifica sono sempre i due playboy dell’est veronese, vale a dire Damini e Leaso, che si fanno un baffo grande come una casa degli infortuni di Zapata e Berardi e affrontano il nuovo campionato con la stessa solidità di sempre. Solo che questa volta sembrano non essere soli: nella sua peggior stagione (almeno a calciomercato settembrino concluso e solo sulla carta), tiene il passo e lo stesso punteggio l’AEK dei fratelli Marchesini, per una volta concreti e meno pirotecnici.
Appena un punticino dietro troviamo due squadre, di cui un abbonato ed una sorpresona. L’abbonato è il solito Mazzi con il suo Newcastle, che ancora deve riuscire a schierare il trio delle meraviglie Kvaratskelia, Lukaku ed immobile, ma nonostante ciò tiene la scia dei primi in classifica. La sorpresa è Edu con il suo Torpedo, il quale con pochi fondi a disposizione ha rivitalizzato Zaccagni e scoperto Lookman, due giocatori che hanno trascinato la squadra russa nelle prime posizioni. Tuttavia, in pieno stile Edu, la squadra è stata rivoluzionata e i due giocatori di punta ceduti al miglio offerente: Zaccagni infatti ha preso la strada verso il Saprissa, mentre Lookman è stato il colpaccio di novembre dello Zenit.
Ottimo il ritmo anche di Oldham e Samp, rispettivamente a 18 e 17 punti. La squadra inglese vive sulle scorribande di un Lautaro davvero in forma e di un Rabiot versione fenomeno e ha deciso di rinforzare difesa e trequarti con gli arrivi di Masiello, Mantovani, Casiraghi e Antonucci. La Samp di Magosso, invece, si è risollevata grazie all’ultimo buon periodo dei suoi giocatori che militano nella Juve, anche se perderà ancora per un pò di tempo Vlahovic: poco male, Milik e Oshimen promettono gol e punti per il loro commercialista.
Benfica e City a 14 punti stanno vivendo attualmente una buona stagione, con una posizione attualmente dalla zona rossa. La squadra del duo Cinquino-Avesini ha sfruttato al massimo il buon andamento della Lazio, anche se ora rischiano di perdere Luis Alberto; Vinny e Vice, dal canto loro, hanno sfruttato, quando presente, la vena realizzativa di Arnautovic e le ottime prestazioni di Bandinelli.
Più in basso, a 11 punti, vanno a braccetto Rangers e Leicester. Il duo Corradi e Scarsetto ha vissuto fino ad ora momenti altalenanti e sembra trovare molta più vivacità nelle partite in trasferta, dove hanno vinto ben tre scontri diretti. Il Leicester, dopo un inizio horror, ha cambiato notevolmente il passo staccandosi quanto più possibile dalle ultime posizioni. Per Cantone, ora, la speranza si chiama Caputo, tornato nella sua Empoli.
Appena sopra la soglia playout vagano Medellin e Modena a 10 punti. I colombiani di Tosetto, dopo un inizio sprint, si sono notevolmente spenti, anche se hanno condotto un mercato interessante a novembre, acquistando Barak e Beto; il Modena del presidentissimo, invece, arranca più del dovuto, in attesa dell’esplosione sia di Abraham che di Leao, due giocatori su cui Veratti Jr ha puntato quasi tutto il cucuzzaro.
Fa specie trovare il QPR a 9 punti, attualmente in zona playout, ma sia Giacomelli che Ugolini si dicono tranquilli e consapevoli della possibile stagione difficile che avrebbero potuto affrontare dopo la profonda rivoluzione estiva. Chiudono a 8 St. Pauli dello zio, che prova a risalire con il colpo Zaniolo, lo Zenit del Max, artefice di un mercato sempre sorprendente che ha visto l’arrivo del sopracitato Lookman, ed il Pordenone, che con il nuovo ds ha promesso fuoco e fiamme per il resto della stagione.
COSA DICONO I DATI?
Sappiamo tutti che non sempre i punti in classifica rispecchiano il reale andamento della squadra in termini di dati grezzi.
Per esempio, prendiamo la fantamedia: la Samp è decisamente quella più penalizzata, dato che è la seconda fantamedia ma è al sesto posto. Magosso farebbe slittare le squadre dalla seconda alla quinta indietro di una posizione. Anche Rangers e Medellin appaiono penalizzati, rispettivamente di uno e due posizioni, mentre il City e il Leicester godono del detto che la fantamedia non è tutto.
Più la mia fantamedia è alta, più è probabile che segni. Ed infatti la situazione per la Samp sarebbe la stessa: per gol fatti sarebbe seconda. Uguale per Rangers e Medellin, che guadagnerebbero una posizione, mentre il City giustificherebbe di più la sua attuale posizione in classifica. Perde parecchio il QPR, che per numero di gol fatti sarebbe fuori dai playout.
Dal punto di vista dei gol subiti, Rangers e Pordenone sono le squadre più bersagliate con 15 reti subite. Nelle prime posizioni, però, è la Samp quella con la difesa più perforate, il che darebbe una spiegazione al sesto posto della squadra, in contrasto con la fantamedia. Nelle zone basse, è il Modena che ne subisce meno, ma ciò non basta per garantire alla squadra attualmente una posizione migliore.
COSA SE…
La realtà, però, è una: per quanto una squadra possa essere forte o scarsa, il calendario la fa da padrone. Le possibilità e le ipotesi sono tantissime. Noi ci siamo concentrati su un paio: cosa sarebbe successo se ci fossero stati i campi invertiti? Cosa sarebbe successo se la squadra che non arriva a 66, avesse fatto un gol?
Nel primo caso, troveremmo il Newcastle in testa alla classifica con 24 punti, seguito dal Saprissa a 20. Terzo posto per Samp e AEK con 19, mentre seguono al quinto Oldham e Torpedo con 18 punti. Sale a 13 il Rangers, in compagnia del City. A 11 troveremmo benfica e Medellin, per poi individuare il poker di squadre composto da Modena, Zenit, Leicester e QPR. Chiuderebbero St. Pauli a 7 e Pordenone a 4.
Nel secondo caso, stilare una classifica non sarebbe ne accurato ne preciso, in quanto i punti andrebbero tolti ad entrambe le squadre che partecipano ad uno zero a zero. Lo studio è importante, però, per capire l’impatto degli 0-0 e delle vittorie per 1-0 dal punto di vista della classifica. Ebbene, nelle prime 10 giornate, la squadra che più ha giovato dei pareggi a reti bianche e delle vittorie di misura in termini di punteggio è stata l’Oldham: ben 7 punti guadagnati tra 0-0 e 1-0. Sono 6 invece quelli guadagnati dal Modena, 5 quelli dal Pordenone, 4 quelli dal Newcastle, QPR, City, Benfica e Torpedo, 3 dal Leicester, Medellin e Zenit, 2 dal St. Pali e AEK e 1 dai Rangers. Interessante anche vedere chi non ha avuto bisogno di 0-0 o 1-0 per essere nella attuale posizione in classifica: Saprissa e Samp non hanno giovato né dei pareggi senza reti né delle vittorie di misura.
E QUINDI?
Quindi possiamo dire che sulla carta la Samp appare la squadra maggiormente martoriata da dati e dalle ipotesi che abbiamo preso in considerazione. Saprissa e AEK giustificano la loro posizione, mentre il Newcastle ha subito parecchio la disposizione del calendario in relazione alle partite in casa ed in trasferta.
La squadra che sembra aver tratto miglior vantaggio, considerando tutti i dati, pare essere il Modena, mentre l’Oldham quest’anno sembra aver adottato la filosofia allegriana del corto muso.
9/9/2022: LA CORAZZATA, QUELLI CHE RIVOLUZIONANO E QUELLI CHE CREDONO NEI GIOVANI:
TUTTO MA PROPRIO TUTTO SULLE NUOVE ROSE!
Una nuova, nuovissima stagione è alle porte. Le conseguenze dei mondiali in Qatar si riversano anche sulla Lega Taverna94, che dopo una estate passata lungamente ad imprecare contro decisioni della Figc e contro un mercato aperto fino all’altro ieri, è riuscita a trovare la quadra per far partire ufficialmente il campionato.
L’asta di domenica è stata veramente tosta: pochi giocatori (sulla carta) sopra la media, tanti nel mazzo per i quali sono state spese vere e proprie fortune, ed un nuovo record!
Ma partiamo con calma, analizzando al solito squadra dopo squadra, in rigoroso ordine alfabetico (il presidentissimo ha detto che solo il sondaggio dei presidenti determina la famosa “griglia di partenza”!).
AEK
La squadra dei fratelli Marchesini vede nella sicurezza in porta il suo punto di forza. La difesa è stata completata da scommesse più che certezze (escluso Di Marco), mentre a centrocampo gli investimenti di Lovric, Vilhena e Gargiulo sono stati imponenti. Anche Gondo in attacco è stato protagonista di una spesa importante. In poche parole, molti colpi suggestivi, ma a differenza di altri anni, il marcato non sembra lanciare la squadra nelle primissime posizioni. A meno che Donnarumma…
Possibile sorpresa: Ferguson
Possibile delusione: Dybala
BENFICA
Il principale spettro per la società portoghese è il basso numero di giocatori: 23, il minimo indispensabile. Ma il budget era davvero risicato, ma il presidente Cinquino con il suo fedele scudiero Avesini hanno davvero compiuto un miracolo portandosi a casa Provedel, Luis Alberto ed Okereke. La coperta però, come detto, rischia di essere davvero troppo corta sia a centrocampo che in difesa, con il rischio di perdere punti fondamentali durante la stagione.
Possibile sorpresa: Strefezza
Possibile delusione: Raspadori
LEICESTER
Un mercato molto attivo quello di Cantone, d’altronde di fronte alla necessità di rivoluzionare la squadra non poteva che essere altrimenti. In porta, tuttavia, non è stato acquistato un portiere che garantisce sufficienti clean sheet, con possibilità di avere diversi Malus nelle partite di campionato. Messa in sicurezza la difesa con Biraghi, la scelta di Miretti al draft e gli acquisti di bastoni e Ndombele hanno puntellato il centrocampo. Ma il vero colpo è sulla trequarti, con l’acquisto di De Ketelaere, giovane veramente forte che può dare bonus e gol. Da vero ratto delle sabine è stato anche lo scippo Jovic all’ultima asta, tra il nervosismo generale. Basterà per risollevare la squadra dopo il campionato insoddisfacente dello scorso anno?
Possibile sorpresa: Caviglia.
Possibile delusione: Muriel.
MANCHESTER CITY
Budget abbastanza limitato per V&V, i quali però hanno messo su una squadretta che sarà in grado di dire la propria nel prossimo campionato. Non nomi di grido, ma scelte ricadute su un usato sicuro, su giocatori che conoscono già la serie a. Magari qualcuno di questi vivrà l’anno di una inaspettata consacrazione. I portieri del torino, finché c’è Juric, sono una buona assicurazione; in difesa si cercano voti certi più che alti, mentre a centrocampo Bonaventura, Maleh, Coulibaly potrebbero portare bonus. Interessante l’acquisto di Sottil, è sulla certezza Arnautovic che Vinny e Vice ripongono maggiormente le loro speranze di salvezza.
Possibile sorpresa: Lammers.
Possibile delusione: Zalewski.
MEDELLIN
Dopo una stagione in cui è stata raggiunta una storica salvezza, nonché la partecipazione all’Europa League, l’ormai ex debuttante Tosetto ha scelto di spendere un bel gruzzoletto nel mercato di giugno, portandosi a casa gente come Felipe Anderson, Soriano, Makengo e Lasagna. Al mercato, l’avvocato ha scelto di puntare su acquisti mirati, portandosi a casa perfino Brahim Diaz. Ogni reparto sembra strutturato in modo da avere sempre titolari a disposizione. L’unico dubbio riguarda la continuità realizzativa: riuscirà la squadra a trovare il nuovo Brekalo?
Possibile sorpresa: Banda.
Possibile delusione: Dessers.
MODENA
La vera rivelazione dello scorso anno è ripartita a razzo assicurandosi Scamacca e confermando De Ligt. Peccato che entrambi abbiano scelto l’estero, ma il presidentissimo ha trovato subito il modo di rimpiazzarli con Udogie e con l’acquisto di Leao, colpo del mercato estivo. A loro in sede d’asta si è aggiunto Abraham, creando così un vero e proprio attacco temibile. La nota stonata appare essere il gruppo degli altri acquisti, quali Frendrup, Ascacibar, Danzi, Rincon e Pavan, tra cui il Vera spera di trovare il nuovo Colpani, così come spera di vedere in Cassandro il nuovo Gatti. Sicuramente si tratta di una squadra destinata alla parte sinistra della classifica. Gol subiti permettendo…
Possibile sorpresa: Maistro.
Possibile delusione: De Vrij.
NEWCASTLE
La grande delusa dello scorso anno ha fatto davvero la voce grossa. Complice anche un mercato mai veramente sbocciato a giugno e di un cecchinaggio nella decisione dei ruoli (sia pellegrini che pasalic trequartisti, Mazzi ha veramente creato scompiglio pagando Kvaratskhelia 124 milioni (un record per i trequartisti, uno dei valori più alti mai spesi), vendendo Abraham e portandosi a casa anche Lukaku. Ora, giocare contro il Newcastle potrebbe dire partire con già almeno 3 gol subiti, considerando che c’è anche Immobile. Dove si può trovare un punto debole in una squadra che ha già Maignan in porta e che si è portata a casa pure Rrahmani? Forse nel centrocampo, dove Esposito è stata comunque la ciliegina sulla torta (escludendo Pogba, fuori per parecchio). Per noi, è la favorita numero uno.
Possibile sorpresa: Crociata.
Possibile delusione: Pogba.
OLDHAM
La squadra di Dalkli Cani e del notaio ha già dato una impronta ben notevole nella Lega Taverna94: pronti, via, ed ecco che il primo acquisto ha portato in casa dei gufi Lautaro Martinez. La buona sorte li ha anche premiati in sede di pesca delle squadre di B, confermando gente come Hefti. Qualche acquisto minore per poi arrivare al grande colpo, quel Coda che si candida a segnare ancora tanti gol in serie B. Oltre ai gol, facilmente prevedibili, che arriveranno dalle punte, il duo spera nelle conferme di difesa e centrocampo che tanti bonus hanno portato lo scorso anno e in una situazione portiere che consenta loro di vivere sonni tranquilli. Sempre se davanti non vivranno un’annata di appannamento.
Possibile sorpresa: Cambiaghi.
Possibile delusione: Alex Sandro.
PORDENONE
Il fumantino Rizzi, salutato di Gladbach, è rinato tra le braccia di una squadra italiana, il Pordenone. Complice l’intenso lavoro estivo e la volontà di gestire i propri acquisti in maniera autonoma, il gelataio matto ha deciso di concentrarsi esclusivamente sull’asta di settembre, evitando come la peste ogni scambio a giugno. Il risultato è una squadra con diverse scommesse sia in difesa (Dest, Doig, Cambiaso, Coppola) che a centrocampo (Winks, Cortinovis, Vranckx), ma con un Paredes ed un Malinovskyi (che ritorno!) In più nel motore. Ha pure vinto il calciatore fantasma, portandosi a casa Gabbiadini, il quale, insieme a Lozano, Correa, Kallon e Colombo, dovrà portare in dote quei gol che serviranno almeno per la salvezza.
Possibile sorpresa: Doig.
Possibile delusione: Lozano.
QPR
“Viva la revolucion” disse quel tizio. Ed in queste parole sta l’estate del QPR. Molte sono state le partenze, altrettante le perdite, che hanno portato in terra inglese si un bel gruzzoletto, ma anche tanti giocatori da dover acquistare. Giacomelli (assente in quanto impestato) e soprattutto il suo ds Ugolini hanno fatto un lavoro certosino, fatto di pazienza, competenza e bestemmie, assicurandosi gente come Okoli, Amrabat, Pinamonti e La Mantia. Intendiamoci, mentre in attacco i gol sembrano assicurati, le altre zone del campo non sembrano al livello degli anni più gloriosi del team. Però la rivoluzione è anche questo: bisogna distruggere prima di ricreare qualcosa di magnifico.
Possibile sorpresa: Dodo.
Possibile delusione: Martinez.
RANGERS
Poveri come la merda e quasi sempre in mezzo alla strada, tramite magheggi finanziari e rinunce dolorose (vedi l’addio a Traore) i Rangers hanno raccolto abbastanza fondi per proseguire il loro progetto: quello di mettere insieme una squadra giovane, dai nomi poco altisonanti, ma potenzialmente significativi in termini di plusvalenze. Forse non è la chiave del successo, ma, a detta di Corradi e Scarsetto, rispettivamente presidente e ds, il gioco diventa molto più stimolante. E così in Scozia sono arrivati Mazzocchi, Valeri, Caligara, e Vlasic che si aggiungono agli acquisti di Gudmundsson, Erlic e Soppy. Davanti risiedono le maggiori perplessità: gli acquisti di Diaw, Puscas e Nzola dovranno dare una mano alla squadra. Perché è tutto molto bello, ma il pericolo di fallimento è sempre dietro l’angolo.
Possibile sorpresa: Gonzalez.
Possibile delusione: Nzola.
SAMPDORIA
Il Mago è rimasto scottato. Lui non lo ammetterà mai, ma la mancata vittoria lo scorso anno ha fatto molto male in quel di Genova, dove neanche 120 cene stellate possono lenire quel dolore. Molto attivo, come sempre, nel mercato di giugno (sono stati ceduti giocatori come Pasalic, Koulibaly, Lautaro e Molina, a fronte di acquisti non eclatanti come Ricci o Vojvoda), il Mago ha deciso di puntellare fortemente la difesa a settembre con Kim e Schuurs, di completare il centrocampo con Kostic e di scommettere tutto sulla giovane stella Hojlund. Stona un pò (e qui siamo d’accordo con Dalli Cani) la scelta di puntare su DiMaria e Milik, non tanto per l’età o per il valore, quanto per l’appartenenza alla stessa squadra e per le difficoltà di scelta nei momenti topici. Potrebbe essere un fattore determinante per lo scudetto. E perderlo ancora una volta farebbe sempre più male.
Possibile sorpresa: Hojlund.
Possibile delusione: Di Maria.
SAPRISSA
I campioni in carica sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Creare un dominio fatto di scudetti consecutivi che potrebbero abbattere ogni record sembra essere sufficiente. Ecco quindi che il ds Leaso, dopo uno studio approfondito sulla attuale situazione in serie A, ha deciso di sferrare il colpo Zapata, strappato al QPR, per poi concentrarsi sull’asta. Qui si è visto il solito deciso scout della serie B, con l’acquisto di gente come Palumbo, Vita, Antonucci, Aramu, Favilli e Partipilo. A questi si aggiunge Calhanoglu e Gollini. L’anno scorso abbiamo parlato di un Saprissa protagonista di acquisti funzionali e quest’anno ci sentiamo di fare lo stesso: tuttavia, il Newcastle, che comunque a nostro giudizio rimane inferiore a centrocampo, godrà probabilmente di una continuità realizzativa tale da distruggere i sogni di gloria dei playboy dell’est veronese.
Possibile sorpresa: Antonucci.
Possibile delusione: Zapata.
ST PAULI
E’ una delle tre nuove squadre quest’anno (in realtà una è tornata, leggasi City), e non poteva che essere quella dello Zio Manfrin, il quale avvelenato come una iena per la mancata parità dei fondi, ha sfoderato una campagna acquisti basata sul nervosismo e sulle continue polemiche. Come Rizzi, lo zio ha deciso di fregarsene bellamente del mercato di Giugno ed ha atteso l’asta di settembre per completare la sua rosa. Pian piano, lo zio ha portato a casa elementi come Ibanez, Ampadu, Dominguez, Camara, Radonjic, Miranchuk e Dia. Magari non nomi altisonanti, ma quello che può servire per una salvezza tranquilla. In fondo ciò vorrebbe dire anche una stabilità fantacalcistica, necessaria a Manfrin per preparare al meglio le future stagioni.
Possile sorpresa: Celik.
Possibile delusione;: Moncini.
TORPEDO
Il torpedo del presidente Edhulk è un tornado di continui cambiamenti e stravolgimenti (leggasi Caputo, neanche finito di pagare che è già stato venduto). Tuttavia, su una cosa non cambia: l’amore per certe squadre. E quello per l’Atalanta di quest’anno è ben visibile: ben 6 giocatori sono proprio orobici, in particolare metà difesa. Zaccagni e Maxime Lopez sono stati gli acquisti più importanti di Giugno, mentre Lookman è stato il biglietto da visita di Settembre. La squadra appare molto corta in attacco dove non ci sono giocatori sicuri del posto (ecco che edu potrà avvalersi di schierare trequartisti in attacco) e i portieri non appaiono di sicuro affidamento. Pertanto riteniamo che la squadra dovrà lottare con fatica tutto l’anno per non sparire dai radar. Ma si sa che Edu ha sempre qualche asso nella manica.
Possibile sorpresa: Agudelo
Possibile delusione: Rebic
ZENIT
Il max, mirabolante nei suoi scambi di mercato, ha messo in piedi una squadra già pronta, che avrebbe fatto volentieri a meno dell’asta. Già al mercato di giugno, regno dello Zenit, ecco che sono arrivati Zurkowski, Ilic, Tameze e Zaniolo. Caputo, quello si, è arrivato a settembre, mentre da sottolineare la prima scelta del draft Ederson. A nostro avviso, questa è la squadra meglio assemblata della storia dello Zenit e del Max in generale, con centrocampo di livello assoluto ed attacco buono. Qualche perplessità rimane sulla difesa, che conta comunque di almeno cinque titolari. Ci sbilanciamo e vediamo per la squadra russa un campionato tranquillo.
Possibile sorpresa: Kiwior.
Possibile delusione: Caputo.
Buon campionato a tutti!